Con la ruspa che ha demolito il muro di quello che era il piccolo anfiteatro della chiesa, sono partiti questa mattina i lavori di manutenzione straordinaria dell’aula liturgica , adeguamento e ampliamento del complesso parrocchiale dello Spirito Santo nel popoloso quartiere di Santa Rita a Lanciano.
“E’ un giorno di festa e di gioia”, commenta l’arcivescovo della diocesi di Lanciano-Ortona Emidio Cipollone nel benedire l’avvio dei lavori, “per la comunità, per la diocesi vista l’importanza anche numerica della parrocchia che è l’anima di un quartiere con oltre 9mila abitanti. E’ un complesso che riunisce bimbi, ragazzi, famiglie che potranno godere di locali nuovi, come la cappella feriale e di altri ristrutturati. Cappella che serve per annunciare la Parola di vita, condividere i sacramenti e avvicinare la comunità”.
E sono stati i progettisti, gli architetti Carmine Coppa, Nicola Di Biase e l’ingegnere Angelo Alimonti e l’ingegnere Vincenzo Mammarella della ditta IES Mammarella di Vacri incaricata degli interventi a spiegare i lavori. “Interverremo sulla zona dell’anfiteatro dove realizzeremo la cappella feriale, da usare tutti giorni, poi aule per le attività parrocchiali e al piano superiore la casa canonica”, spiega Coppa. “E’ un progetto dove la luce gioca un ruolo particolare nel favorire anche la meditazione”. “Il nuovo spazio, in cemento armato con coperture che fanno filtrare la luce accoglierà la cappella feriale e delle aule”, aggiunge l’architetto Di Biase. “Poi sulla chiesa attuale si interverrà sul tetto, rifacendo l’impermeabilizzazione perché ci sono infiltrazioni, ma non useremo ponteggi interni quindi resterà accessibile. Saranno abbattute le barriere architettoniche sistemando un ascensore che collegherà le varie zone e montato un impianto ad aria. I nuovi spazi interessano 1.200 metricubi per la casa canonica e 400metricubi per la sagrestia”. Gli interventi, come precisato da Mammarella, richiederanno un anno e mezzo di tempo e si lavorerà contemporaneamente su nuove costruzioni e sul tetto.
“Non interrompiamo le attività della parrocchia”, aggiunge il parroco Don Nicola Giampietro con Don Domenico Di Salvatore, direttore dell’ufficio per i beni culturali e l’edilizia di culto della diocesi e l’ingegnere Angelo Di Monte, tecnico della Curia. “Non ci saranno tendoni, cercheremo di concentrare e distribuire le varie attività”. Il costo dei lavori è di 800mila euro, finanziati per il 70% dall’8per mille, e il restante 30% circa 240mila euro dalla Curia e dalla comunità invitata ad aiutare nella spesa, ciascuno secondo le proprie possibilità.
“E’ un progetto cullato da anni”, chiude il vescovo, “che prevede anche una parte artistica, con opere dedicate a Santa Rita, alla Madonna e a San Tommaso, perché anche le opere d’arte annunciano la bellezza di Dio”.